Eduardo De Filippo è conosciuto principalmente come uno dei più grandi attori teatrali, commediografi e registi italiani del XX secolo. Ma cosa sappiamo del suo rapporto con la politica e, in particolare, con il Partito Comunista Italiano? C’è qualcosa che ci siamo persi? Scopriamo insieme la storia di Eduardo De Filippo e il suo coinvolgimento politico, dalla sua nomina a Senatore a vita alla sua affinità con la Sinistra indipendente. Immagine:
I primi segni del suo impegno politico
Durante gli anni ’30 e ’40, mentre Mussolini e il fascismo erano ancora popolari in Italia, Eduardo De Filippo e suo fratello Peppino sono stati spiati dalla polizia del regime fascista. I rapporti della polizia li consideravano entrambi antifascisti a causa delle barzellette offensive che facevano sul Duce e sul governo fascista. Eduardo era noto per le sue critiche alle leggi razziali fasciste e per aver messo in dubbio l’oro offerto alla Patria. Queste azioni dimostrano il suo impegno nascosto contro il regime.
La spia del regime fascista ha documentato la crescente opposizione politica di Eduardo De Filippo e suo fratello Peppino durante gli anni ’30 e ’40. Sebbene fossero celebri attori teatrali, i rapporti della polizia li consideravano antifascisti a causa delle loro barzellette offensive sul Duce e il governo fascista. Eduardo, in particolare, era conosciuto per le sue critiche alle leggi razziali fasciste e per aver messo in dubbio l’oro offerto alla Patria. Queste azioni dimostrano il suo impegno nascosto contro il regime fascista.
L’elezione a Senatore a vita
Nel 1981, Eduardo De Filippo ricevette la nomina a Senatore a vita da parte di Sandro Pertini, allora Presidente della Repubblica italiana. Eduardo aveva un rapporto stretto con Pertini, nonostante quest’ultimo provenisse dal Partito Socialista. Eduardo apprezzava la vicinanza di Pertini alla sinistra e lo considerava più di sinistra dei socialisti e dei comunisti, nonostante la sua fede cattolica. Questa nomina rese esplicito l’impegno politico di Eduardo e il suo allineamento con la Sinistra indipendente, un movimento politico vicino al Partito Comunista Italiano.
“Eduardo ha dimostrato il suo impegno per la politica e la sinistra italiana attraverso la sua nomina a Senatore a vita da parte del Presidente Pertini. Questo riconoscimento ha sottolineato la sua dedizione alla causa politica e il suo impegno nell’ambito della Sinistra indipendente.”
Il suo ruolo nella Sinistra indipendente
Come membro della settima commissione permanente della Pubblica Istruzione durante l’ottava e nona legislatura, Eduardo De Filippo si è iscritto al gruppo parlamentare della Sinistra indipendente, che era vicino al Partito Comunista Italiano (PCI) e attraeva aderenti cattolici, laici/azionisti e membri della società civile. Durante il suo mandato in Senato, Eduardo si è dedicato anima e corpo al miglioramento delle condizioni di vita dei minori rinchiusi negli istituti di pena.
Il rapporto di Eduardo con il Partito Comunista Italiano
Eduardo De Filippo, nonostante la sua nomina a Senatore a vita da parte di Sandro Pertini e il suo allineamento con la Sinistra indipendente, aveva un rapporto complesso con il Partito Comunista Italiano. Mentre era vicino al PCI, le sue inclinazioni ideali gli hanno impedito di aderire ufficialmente al partito per lungo tempo. Tuttavia, il suo impegno politico e la sua nomina a Senatore a vita dimostrano la sua affinità con il PCI e il suo sostegno alla sinistra politica.
Eduardo e il Partito Comunista Italiano durante il fascismo
Durante il regime fascista, Eduardo De Filippo e suo fratello Peppino erano considerati antifascisti dalla polizia del regime. I rapporti polizieschi documentano che i due fratelli facevano circolare barzellette offensive sul Duce e sul governo fascista. Queste azioni riflettono la loro opposizione al regime e la loro critica alle leggi razziali e alla limitazione della libertà di stampa imposte dal fascismo.
“La libertà non è concessione né di Mussolini né di Hitler: è conquista dei popoli.”
Durante gli anni del regime fascista, Eduardo De Filippo e suo fratello Peppino diventarono simboli dell’antifascismo attraverso le loro performance teatrali, caratterizzate da satira e critica al regime. Le loro barzellette su Mussolini e il governo fascista erano molto popolari tra il pubblico italiano e sottolineavano il loro coraggio nel dissentire apertamente dal regime fascista.
Le azioni di Eduardo e Peppino dimostrano il loro impegno nell’opposizione al regime fascista e nella difesa della libertà di espressione. Nonostante il rischio di rappresaglie da parte del regime, i due fratelli non si sono piegati e hanno continuato a diffondere il loro messaggio di libertà e antifascismo attraverso il loro lavoro artistico.
Eduardo e il Partito Comunista Italiano dopo la caduta del fascismo
Dopo la caduta del fascismo, Eduardo De Filippo ha preferito mantenere segreta la sua appartenenza politica. Durante le elezioni del 1948, si è mostrato equidistante dai due schieramenti politici principali e ha lasciato intendere che preferiva un partito che non lo obbligasse a ricominciare con barzellette e canzoni. Questo atteggiamento dimostra la sua volontà di evitare di essere etichettato politicamente e la sua indipendenza dal Partito Comunista Italiano.
“Durante le elezioni del 1948, ho preferito rimanere equidistante dai principali schieramenti politici. Non volevo essere etichettato con una specifica appartenenza politica. Non mi interessava un partito che mi obbligasse a ricominciare con le barzellette e le canzoni. Volevo mantenere la mia autonomia.”
Eduardo e l’Associazione Italia-Urss
Eduardo De Filippo ha avuto un ruolo attivo nell’Associazione Italia-Urss, un’organizzazione che mirava a creare proseliti per il Partito Comunista Italiano negli ambienti intellettuali. Eduardo si è occupato della sezione teatro dell’associazione e ha lavorato a stretto contatto con altri intellettuali come Cesare Zavattini, Claudio Abbado, Renato Guttuso e Carlo Levi.
“Partecipare all’Associazione Italia-Urss è stato un modo per me di contribuire all’avanzamento delle idee e dei valori del Partito Comunista Italiano attraverso il mio campo artistico, il teatro. Ho avuto l’opportunità di collaborare con alcuni dei più brillanti e influenti intellettuali del mio tempo, condividendo le mie esperienze e le mie passioni per il teatro e la politica.”
Questo mostra il suo sostegno politico al Partito Comunista Italiano e la sua volontà di influenzare il mondo teatrale in Italia.
Le reazioni delle autorità affercate
Inaspettatamente, le autorità del governo democristiano che tenevano d’occhio Eduardo De Filippo rimasero sorprese dal suo avvicinamento al Partito Comunista Italiano. Nonostante in passato non si fosse mai interessato alla politica e venisse considerato conservatore e liberale, Eduardo cambiò rotta in modo organico avvicinandosi alla sinistra. Questo improvviso cambiamento di posizione politica causò stupore e significative reazioni da parte delle autorità e degli ambienti politici di destra.
Eduardo De Filippo affronta le critiche politiche e l’opposizione di destra
L’impegno politico di Eduardo: l’eredità
L’impegno politico di Eduardo De Filippo è stato focalizzato sul miglioramento delle condizioni di vita dei minori rinchiusi negli istituti di pena. Durante il suo mandato in Senato, egli si è dedicato con passione e determinazione a questa causa, cercando di portare cambiamenti significativi al sistema penitenziario italiano.
L’impegno di Eduardo non si è limitato alla retorica politica, ma si è concretizzato in azioni concrete e proposte di legge volte a garantire il rispetto dei diritti dei minori e a migliorare i loro standard di vita. Ha lavorato instancabilmente per assicurarsi che i minori rinchiusi negli istituti di pena ricevessero un’educazione adeguata, cure mediche adeguate e opportunità di riabilitazione.
“I minori sono il futuro della nostra società e dobbiamo fare tutto il possibile per garantire loro un ambiente sicuro e sano. Il sistema penitenziario deve essere riformato in modo tale da poter offrire loro una seconda possibilità e un futuro migliore.”
Eduardo De Filippo ha svolto un ruolo chiave nella promozione delle condizioni di vita dei minori come membro della Sinistra indipendente. La sua nomina a Senatore a vita e la sua appartenenza a questo movimento politico testimoniano l’importanza che lui ha dato alla lotta per i diritti dei minori e all’affronto delle loro sfide quotidiane.
L’eredità politica di Eduardo De Filippo è ancora viva oggi, poiché le sue idee e i suoi sforzi hanno ispirato molti altri a continuare la sua opera. La sua passione e dedizione nell’impegno politico sono un esempio per tutti coloro che cercano di fare la differenza e di contribuire a un futuro migliore.
Comunicato stampa dal Senato
Il Senato ha diffuso un comunicato stampa in cui elogia il contributo di Eduardo De Filippo al miglioramento delle condizioni di vita dei minori rinchiusi negli istituti di pena. Il comunicato sottolinea l’impegno di Eduardo come membro della settima commissione permanente della Pubblica Istruzione durante le ottava e nona legislatura e la sua appartenenza alla Sinistra indipendente, un movimento politico vicino al Partito Comunista Italiano.
Il Senato ha riconosciuto l’importanza del lavoro di Eduardo De Filippo nel campo del miglioramento delle condizioni di vita dei minori rinchiusi negli istituti di pena. La sua dedizione e il suo impegno come membro della settima commissione permanente della Pubblica Istruzione sono stati fondamentali per promuovere politiche e iniziative mirate a garantire un futuro migliore per questi minori.
La sua appartenenza alla Sinistra indipendente, che si distingueva per la sua vicinanza al Partito Comunista Italiano, testimonia l’importanza che Eduardo attribuiva al benessere sociale e all’uguaglianza. Grazie al suo lavoro e alla sua voce autorevole nel Senato, Eduardo ha contribuito a promuovere un cambiamento positivo nella società italiana, concentrando l’attenzione sulle necessità dei più deboli e sfortunati.
“Eduardo De Filippo ha dimostrato un impegno straordinario nel migliorare le condizioni di vita dei minori rinchiusi negli istituti di pena. Il suo lavoro nelle commissioni permanenti e il suo ruolo nella Sinistra indipendente hanno avuto un impatto significativo sulle politiche sociali italiane.” – Portavoce del Senato
Riconosciamo l’eredità di Eduardo De Filippo come un esempio da seguire per tutti coloro che credono nel potere del cambiamento politico e nella possibilità di migliorare la vita delle persone attraverso l’impegno nel settore pubblico. Il suo lavoro nel Senato e la sua dedizione al miglioramento delle condizioni di vita rimarranno un faro di speranza per future generazioni.
L’eredità di Eduardo De Filippo
Eduardo De Filippo, oltre ad essere un grande attore e commediografo, ha lasciato un’impronta significativa nella storia politica italiana. Il suo impegno politico, anche se inizialmente nascosto, è emerso con la sua nomina a Senatore a vita e la sua appartenenza alla Sinistra indipendente. Eduardo ha dimostrato la sua dedizione all’arte e alla politica con il suo lavoro sul palcoscenico e nel Senato. La sua eredità artistica e politica rimane un punto di riferimento per molti.
Link alle fonti
- http://www.nuovomonitorenapoletano.it/index.php?option=com_content&view=article&id=630:quel-comunista-di-eduardo-tenetelo-docchio-&catid=38:storia&Itemid=28
- https://www.sinistraineuropa.it/storie/eduardo-de-filippo-uomo-di-sinistra-dietro-al-grande-artista/
- https://www.avantionline.it/eduardo-de-filippo-non-voleva-essere-etichettato-come-uomo-di-sinistra/